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Caso di studio TRADEIT: il profilo di un produttore irlandese di formaggio tipico
Caso di studio TRADEIT: il profilo di un produttore irlandese di formaggio tipico

Béal Organic Cheese, produttore artigianale irlandese partecipante al progetto TRADEIT, rappresenta un caso classico di produzione su piccola scala in un'area remota dell'Europa Occidentale

Kate Carmody ha fondato Béal Organic Cheese nel 1987 presso il caseificio di famiglia nella contea di Kerry, alla foce del fiume Shannon, sulla costa occidentale dell'Irlanda. Quando nel 1984 Kate si è sposata, nel tradizionale caseificio a Béal, sua madre le ha donato una pressa per formaggio dicendole: ‘tutti gli allevatori devono produrre il proprio formaggio.’

Il formaggio Béal Organic originale è un prodotto tipico fatto a mano con latte crudo biologico locale. Questi formaggi si distinguono per l'aspetto cremoso, stile cheddar, la consistenza friabile e l'esplosione di sapore piccante. Il North Kerry è una zona agricola e casearia tradizionale dell'Irlanda, che vanta una lunga tradizione nella produzione di formaggio cheddar, a cui Béal Organic Cheese ha dato seguito. Molti dei cheddar di questa regione hanno una caratteristica unica: durante il processo di maturazione sviluppano una vena blu, attribuibile ad una particolare combinazione tra processo di produzione e condizioni climatiche. Tale caratteristica, esclusiva di questa regione, si riflette in molti dei formaggi di Béal Organic.

La produzione per la Béal Organic Cheese è aumentata a un livello tale da soddisfare la domanda del mercato locale. Nel corso del tempo, le attività sono state trasferite da un edificio riconvertito nella fattoria Béal, a un caseificio cooperativo locale. La società ha ottenuto lo stato di produttore biologico nel 2000. Oltre a questo, in risposta alla domanda del mercato, Béal Organic Cheese ha sviluppato delle versioni pastorizzate del proprio formaggio.

Béal Organic Cheese è uno dei cinque produttori di alimenti tradizionali associati al progetto TRADEIT. Secondo Kate Carmody: “TRADEIT ha una grande rilevanza. Al centro della sua attività è stato posto sia il settore della produzione di alimenti tradizionali, sia il nostro diritto di consumatori di mangiare del buon cibo con i più alti valore nutrizionali. Il progetto TRADEIT cerca dei sistemi per superare gli ostacoli che i piccoli produttori di alimenti incontrano in termini di innovazione, trasferimento tecnologico e acquisizione di nuove competenze. Il tutto, al fine di garantire una produzione economicamente sostenibile e di creare posti di lavoro stabili nelle comunità regionali.”

Kate Carmody sostiene inoltre che: “nel settore agro-alimentare, c'è bisogno di equilibrio: le PMI agroalimentari più piccole devono poter disporre delle stesse risorse delle imprese più grandi, garantendo ai consumatori di tutta Europa l'accesso al buon cibo. Le principali aree da esplorare sono le cooperative e l'accesso al mercato del lavoro, attraverso programmi di impiego dedicati, da parte delle piccole imprese e delle aziende agricole”.

Il prossimo passo, per Béal Organic Cheese, sarà quello di aumentare ulteriormente i livelli di produzione e di indirizzare aree di sviluppo quali gli impianti manifatturieri, il taglio del formaggio e il packaging per il mercato internazionale. Per un produttore artigianale di alimenti, tutto questo significa raccogliere alcune importanti sfide.

Le sfide con cui devono confrontarsi i produttori artigianali di alimenti

I produttori di alimenti tradizionali devono fare fronte a delle grandi sfide, pur contando su una mole ridotta di risorse da dedicare all'innovazione e all'aggiornamento dei processi. Kate sottolinea alcune delle problematiche principali comuni a tutti i settori.

Il passaggio dalla produzione all'interno dell'azienda agricola alla produzione in una struttura esterna, presenta importanti problematiche finanziarie, come ad esempio l'aumento dei costi legati a manodopera, trasporti, imballaggi e smaltimento dei rifiuti. Nel caso di Béal Organic Cheese, il problema dei rifiuti è sorto in relazione agli impianti di taglio del formaggio e alla difficoltà di lavorare con un prodotto artigianale.

Nella scelta delle strutture per aumentare la scala dell'impresa, il controllo di processo può diventare un problema. A tale proposito, Kate enfatizza anche l'importanza che ha avuto il controllo di processo nel tutelare l'aroma e le esclusive caratteristiche dei formaggi Béal Organic. Kate ritiene che le aspettative di "conformità del prodotto" possono danneggiare lo sviluppo del settore dei cibi tipici e artigianali. Ogni prodotto artigianale - spiega - deve avere delle caratteristiche uniche. Essa sottolinea anche la necessità di garantire l'autenticità del cibo.

Per i produttori di alimenti su piccola o addirittura micro scala, un'altra sfida è rappresentata dagli investimenti. Per attirare capitali, è necessario poter accedere a competenze, innovazione e risorse.

“Per loro natura, molti piccoli produttori di cibo sono periferici, e operano lontano dai principali mercati e sistemi di distribuzione. Un'iniziativa comunitaria di sostegno è fondamentale per questo settore", commenta Kate.

Kate prosegue: “L'Irlanda (e l'Europa) deve definire la propria cultura alimentare, mettendo in risalto i cibi tradizionali e individuando i modi per aiutarli a crescere. I produttori di alimenti tipici rappresentano un buon punto di partenza in quanto abbracciano la diversità, che è il cuore del settore.”

Il consiglio di Kate ai produttori artigianali è duplice. Essere perseveranti, caratteristica essenziale per superare gli ostacoli. A tale proposito, cita un esempio che l'ha coinvolta direttamente. Avendo deciso di produrre formaggio da latte crudo, Kate era stata informata che le procedure per ottenere i permessi avrebbero richiesto molto tempo. Prendendosi direttamente in carico la richiesta della licenza, ha potuto risolvere la situazione nel giro di poche ore. Il formaggio di latte crudo è stato così messo in produzione già dal giorno successivo.

Il secondo suggerimento di Kate riguarda soprattutto i piccoli produttori agroalimentari dislocati in aree remote: “Per sviluppare il settore, è necessaria una cooperazione che crei sinergia tra i produttori di alimenti tradizionali e che generi nuove opportunità. Noi dobbiamo sostenere le nostre comunità rurali.”

TRADEIT è determinata a creare nuove opportunità nel settore dei cibi tradizionali, affrontando le sfide specifiche che possono presentarsi.

Collaborazione, imprenditorialità, competenza e tecnologia

L'approccio collaborativo di TRADEIT, basato sullo sviluppo di una rete paneuropea di PMI agro-alimentari e sulla creazione di nove Hub, è in sintonia con ciò che pensa Kate. Kate auspica di condividere le proprie esperienze con altri produttori di alimenti tradizionali nelle varie regioni d'Europa, affrontando temi che vanno dai fallimenti tipici di qualsiasi percorso imprenditoriale all'analisi degli ostacoli specifici incontrati come produttore artigianale, e spingendosi fino alla generazione di nuove idee. Grazie a TRADEIT, Kate avrà l'opportunità di condividere le proprie esperienze con una rete di produttori e di operatori provenienti da Regno Unito, Spagna, Portogallo, Italia, Germania, Polonia e Finlandia (localizzati, in particolare, nelle regioni periferiche), favorendo in ultima analisi lo sviluppo della sua attività e la crescita del settore.

Una delle idee che Kate vorrebbe approfondire nell'ambito dell'iniziativa TRADEIT, e che ricalca la struttura basata su Hub regionali, è la creazione di poli dedicati agli alimenti tradizionali che facilitino e favoriscano la crescita sia delle realtà artigianali sia delle attività su scala più ampia.

La produzione di alimenti tradizionali occupa un posto importante nel patrimonio culturale di ogni Stato membro dell'UE, e rappresenta un introito economico critico per molte regioni. Essendo un segmento in crescita nell'ambito del mercato alimentare dell'UE, esistono ottimi motivi per sostenere il settore. TRADEIT mira a favorire i produttori di alimenti tradizionali, a supportare le comunità rurali e a creare di posti di lavoro stabili, con un impatto socio-economico positivo.

Concludendo, Kate Carmody ha detto: “TRADEIT favorisce la nascita di un modello agricolo intermedio. Si tratta di un modello sostenibile, dove l'accesso alle innovazioni tecnologiche, alla ricerca alimentare, alla riqualificazione dei processi e alla cooperazione nella ricerca, contribuisce ad aiutare i piccoli produttori di alimenti a rimanere sul mercato, favorendone la crescita. Da un punto di vista socio-economico, questo è fondamentale.”

La dottoressa Helena McMahon, responsabile TRADEIT presso Shannon ABC, IT Tralee, ha commentato: “Apprezziamo la partecipazione di Kate Carmody di Béal Organic Cheese al progetto TRADEIT. Kate è un vero imprenditore ed è un produttore di alimenti artigianali che ha dovuto confrontarsi coi problemi che TRADEIT mira ad affrontare e a contribuire a superare.

Molti piccoli e medi produttori di alimenti tradizionali e artigianali non dispongono delle risorse necessarie per l'aggiornamento dei processi, per la formazione in settori quali la gestione della supply chain, l'etichettatura geografica, la sicurezza e la qualità alimentare, e neanche per l'innovazione o per l'assorbimento delle tecnologie emergenti. Molti di essi non hanno neppure la capacità di sviluppare opportunità di lavoro collettivo su progetti con università o centri di ricerca. TRADEIT offre ai produttori di alimenti tradizionali di tutta Europa le risorse, l'esperienza e il supporto necessari. Per questo, incoraggio tutte le PMI a collegarsi al polo TRADEIT locale per fruire di queste opportunità.”    

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