In seguito a una serie di workshop consultivi, mirati all'identificazione delle esigenze di ricerca e degli ostacoli all'innovazione delle PMI di alimenti tradizionali, è stato subito evidente che, a meno che non si tratti di un problema tecnologico molto preciso, viene prestata poca attenzione alle esigenze di ricerca. In effetti, anche se la maggior parte delle aziende desidera espandere la propria attività e impegnarsi nell'innovazione dei prodotti, esistono degli ostacoli quali, ad esempio, i seguenti:

• Mancanza di tempo per intraprendere un processo di innovazione adeguato
• Difficoltà di accesso ai finanziamenti finalizzati all'innovazione
• Dimensioni e costi delle macchine da acquistare per innovare i prodotti
• Problemi nel creare reti di distribuzione adeguate
• Presa di coscienza dell'importanza dell'innovazione

È risultato subito evidente che le esigenze riguardavano sia l'ambito umano e organizzativo sia la sfera tecnologica anche se, da una serie di altri programmi di gestione strategica delle attività di ricerca e innovazione come quello della piattaforma tecnologia europea Food for Life, si desume che la presa di coscienza dell'importanza dell'innovazione sia uno dei problemi più critici. Molte PMI non hanno le risorse scientifiche per accedere tempestivamente ai nuovi sviluppi tecnologici e, anche in caso contrario, sono troppo oberate dai problemi di gestione quotidiana per dedicare tempo sufficiente all'innovazione. E questo conferma la dimensione umana e organizzativa degli ostacoli che frenano lo sviluppo del settore.

Sono diverse le questioni scientifiche che interessano le PMI che intraprendono un percorso di innovazione. È necessario considerare il problema della sicurezza alimentare, ad esempio, e le conseguenti prescrizioni regolamentari. Occorre affrontare la questione della sostenibilità, senza la quale è impossibile raggiungere uno sviluppo redditizio. Infine deve essere compreso l'atteggiamento dei consumatori, da sempre diffidenti verso l'innovazione dei prodotti alimentari. Anche il problema del linguaggio è importante perché, sebbene non sia difficile interpretare le macrotendenze di evoluzione delle abitudini alimentari in Europa, il linguaggio utilizzato da scienziati, studiosi del comportamento dei consumatori e imprenditori non è necessariamente lo stesso mentre il successo può essere garantito solo da un dialogo molto stretto tra queste tre figure.

Dato che il programma implementato da TRADEIT per la gestione strategica di ricerca e innovazione proseguirà per i prossimi 8 mesi, le aziende sono vivamente invitate a contribuire presentando al team di progetto una breve descrizione di un preciso problema tecnologico che potrebbe trarre vantaggio dalla ricerca o degli eventuali ostacoli all'innovazione, per quanto piccoli, che stanno incontrando. I suggerimenti dovrebbero essere inviati a mckennabm@eircom.net o j.knol@effost.org